Il suono del telaio… la nostra colonna sonora

“Il rumore di una tessitura ti fa socchiudere gli occhi e sorridere, come quando si corre mentre nevica”
E. Nesi, Storia della mia gente.

Il suono dei telai ci accompagna da quando eravamo piccole, realmente da sempre.

È stato il sottofondo dei nostri giochi, delle nostre ore di studio, dei pranzi e delle cene, perché per anni i laboratori di tessitura si trovavano sotto casa; quel rumore, che ad ogni nuovo avventore che entra in tessitura fa chiudere gli occhi, era per noi familiare e confortante, voleva dire che tutto procedeva normalmente. Succedeva in casa, quello che oggi succede in azienda; il rumore dei telai è la colonna sonora delle nostre giornate e un improvviso silenzio ci fa fermare, guardarci un po’ attonite, come a chiederci l’un l’altre “Cosa succede?”. Fortunatamente sono pochi secondi e il respiro torna a sciogliersi rassicurate dalla ripresa del rumore. Lavoriamo con 10 telai; non c’è nulla, in azienda da noi, di industriale o di serie.

 

Il nostro lavoro, nei processi e nei prodotti, ha ancora un’essenza fortemente artigianale. Ho capito con il tempo che non è chiaro a tutti come è fatto e come lavora un telaio, si fa fatica ad immaginare come si intrecciano i fili che costruiscono i raffinati tessuti dei nostri prodotti, come quello dell’immagine in alto: il telaio sta realizzando il copriletto Ferrara, un disegno geometrico costruito con sapienza e maestria. Di tanto in tanto vengono a trovarci alcune classi delle scuole del luogo, in fondo la tessitura è una delle più antiche forme di artigianato e nell’economia del nostro paese il tessile-manifatturiero ha sempre avuto un impatto importante su tutto il territorio, con dei picchi di concentrazione in alcune zone, dove “in ogni casa c’era un telaio”. Durante queste visite proviamo a spiegare ai bambini che questi enormi macchinari (un nostro telaio è alto – cioè lungo – circa tre metri e mezzo e in verticale si erge per circa 5 metri), funzionano esattamente come i telai in legno che hanno visto sui libri o scoperto nelle loro ricerche, le componenti meccaniche ed elettroniche li hanno resi semplicemente più efficienti e rumorosi!

 

 

Guardate i video per intraprendere un giro virtuale in tessitura:nel primo potrete vedere come funziona l’orditoio sulla cui struttura in ferro mettiamo le 400 rocche di filato che ci servono per costruire un ordito da mettere a telaio. Già da questa fase preparatoria si intuisce come l’esperienza e il saper fare facciano la differenza; Anna Maria, la nostra orditrice, controlla l’operato della macchina, sorridi mentre la osservi al lavoro e ti accorgi che, mentre con il palmo della mano sfiora i fili che passano, sta contando a bassa voce, perché si fida più di se stessa che di quel contagiri montato sulla macchina! Nel secondo video è invece potrete vedere il funzionamento deltelaio, su cui viene montato il subbio prodotto dall’orditoio. Vi facciamo vedere questo telaio perché è un vecchio telaio meccanico e quindi più lento degli altri, così forse riuscite a cogliere – nonostante il video artigianale! – come si intrecciano i fili di trama e ordito. Se volete, provate a chiudere gli occhi… ascoltate la nostra colonna sonora… e pensate che da quei suoni nascono gli splendidi tessuti dei nostri capi…

 

 

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